DOMENICA 16 GIUGNO 2013 (XI DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO)
Riferimenti alle letture: 2 Sam 12,7-10.13; Sal 31,1-2.5.7.11; Gal 2,16.19-21; Vangelo: Lc 7,36 – 8
Commento alle letture:
Davide, il re che Dio aveva scelto, è da Lui perdonato. Di fronte al Signore, giudice veritiero ma misericordioso, si sente annullato, e nel cuore trafitto ammette i suoi abomini: si arrende e, pentito, riconosce il suo peccato. E il profeta Natan gli risponde: «Il Signore ha rimosso il tuo peccato: tu non morirai» (I Lettura).
Nel Vangelo una donna peccatrice non invitata a pranzo con Gesù da un fariseo, indesiderata e sgradita con il gesto di lavare, asciugare, baciare e profumare i piedi del Maestro in segno di grande amore, mostra sia la sincerità del pentimento, sia l’opera della grazia ottenuta nel “toccare” il Signore che le dice: «La tua fede ti ha salvata; va’ in pace!».
San Paolo (II Lettura), nel suo cammino interiore non ha esitato a configurarsi a Cristo crocifisso, per vivere in pienezza di vita con il suo Signore. Dichiarando di essere morto all’osservanza della Legge antica, l’Apostolo proclama il primato della grazia di Cristo, che tutti salva. Ma il dono della salvezza esige sempre la nostra risposta operosa e riconoscente al Signore, che non respinge chiunque lo cerca con sincerità.