Papa Francesco scrivendo a mons. Giampietro Dal Toso, Presidente delle Pontificie Opere Missionarie (POM), lo scorso 29 maggio 2019, ha dato una indicazione sulla celebrazione del Mese Missionario Straordinario, nell’ottobre 2019: tempo propizio per coinvolgere tutti i battezzati nell’assumere, con maggiore responsabilità e coraggio creativo, la sfida che la missione oggi ci pone: diventare il paradigma e la forma della vita ordinaria della Chiesa e di ogni sua attività pastorale (cf. Evangelii gaudium, 15).

 

Evangelii gaudium, 15: Giovanni Paolo II ci ha invitato a riconoscere che «bisogna, tuttavia, non perdere la tensione per l’annunzio» a coloro che stanno lontani da Cristo, «perché questo è il compito primo della Chiesa» (Lett. enc. Redemptoris missio (7 dicembre 1990), 34). L’attività missionaria «rappresenta, ancor oggi, la massima sfida per la Chiesa» e «la causa missionaria deve essere la prima» (Ibid., 40). Che cosa succederebbe se prendessimo realmente sul serio queste parole? Semplicemente riconosceremmo che l’azione missionaria è il paradigma di ogni opera della Chiesa. In questa linea, i Vescovi latinoamericani hanno affermato che «non possiamo più rimanere tranquilli, in attesa passiva, dentro le nostre chiese» (V Conferenza Generale dell’Episcopato Latino-americano e dei Caraibi, Documento di Aparecida (31 maggio 2007), 548) e che è necessario passare «da una pastorale di semplice conservazione a una pastorale decisamente missionaria» (Ibid., 370). Questo compito continua ad essere la fonte delle maggiori gioie per la Chiesa: «Vi sarà gioia nel cielo per un solo peccatore che si converte, più che per novantanove giusti i quali non hanno bisogno di conversione» (Lc 15, 7).

E nel Messaggio per la 93a Giornata Mondiale Missionaria del 2019, esordisce dicendo, “… per il mese di ottobre del 2019 ho chiesto a tutta la Chiesa di vivere un tempo straordinario di missionarietà per commemorare il centenario della promulgazione della Lettera apostolica Maximum illud del Papa Benedetto XV (30 novembre 1919). La profetica lungimiranza della sua proposta apostolica mi ha confermato su quanto sia ancora oggi importante rinnovare l’impegno missionario della Chiesa, riqualificare in senso evangelico la sua missione di annunciare e di portare al mondo la salvezza di Gesù Cristo, morto e risorto.

Il titolo del presente messaggio è uguale al tema dell’Ottobre missionario: Battezzati e inviati: la Chiesa di Cristo in missione nel mondo. Celebrare questo mese ci aiuterà in primo luogo a ritrovare il senso missionario della nostra adesione di fede a Gesù Cristo, fede gratuitamente ricevuta come dono nel Battesimo”.

 

Il mese missionario, in ogni settimana, sviluppa temi diversi:

nella prima (30 settembre – 6 ottobre): preghiera e contemplazione;

nella seconda (7 – 13 ottobre): sacrificio e impegno;

nella terza (14 – 20 ottobre): vocazione e responsabilità;

nella quarta (21 – 27 ottobre): carità e donazione;

nella quinta (28 ottobre – 3 novembre): ringraziamento e gioia.