AVVENTO-NATALE 2019
Agli operatori della Caritas
Alle comunità cristiane
“Mi avvicinai all’angelo e lo pregai di darmi il piccolo libro … Presi quel piccolo libro dalla mano dell’angelo e lo divorai; in bocca lo sentii dolce come il miele, ma come l’ebbi inghiottito ne sentii nelle viscere tutta l’amarezza. Allora mi fu detto: «devi profetizzare ancora su molti popoli, nazioni, lingue, re»” (Ap 10, 9-11).
Il piccolo libro: libro della storia umana in cui Gesù Cristo si immerge per rivelare l’amore di Dio per tutti gli uomini e portare a compimento il suo progetto di salvezza. È un libro nello stesso tempo dolce e amaro: preannuncia la vittoria del bene, il trionfo di Gesù Cristo e dei credenti in Lui, ma nello stesso tempo profetizza le sofferenze della comunità dei credenti nel corso della storia. La Chiesa prosegue il suo pellegrinaggio “fra le persecuzioni del mondo e le consolazioni di Dio” (S. Agostino).
La Chiesa che “accoglie e mangia” il piccolo libro è chiamata a profetizzare su molti popoli: è la funzione profetica della comunità cristiana nel nostro mondo e nel nostro tempo.
Voglio fare un esempio: ho visitato di recente, in seguito ad una iniziativa promossa da Caritas italiana, la minuscola comunità cattolica di Gibuti. Gibuti è un piccolo stato dove la religione ufficiale è l’Islam. Vi è libertà di culto, ma è vietata ogni forma di proselitismo. In altri termini non è permessa l’evangelizzazione. Questa piccola comunità con il suo vescovo però parla ed evangelizza con le opere della carità. Si occupa di coloro di cui lo stato non si interessa: accoglie e cerca di dare un futuro ai bambini e ragazzi di strada; promuove attraverso le scuole di alfabetizzazione (leggere, scrivere, fare i conti) coloro che per vari motivi sono rimasti fuori dal sistema scolastico; favorisce l’inserimento al lavoro attraverso una formazione professionale: ricamo e cucito per le ragazze e le donne; falegnameria, edilizia, elettricità, meccanica per i ragazzi; stimola l’inserimento sociale dei ragazzi con disabilità (scuola per tutti) ….
Questa piccola comunità cattolica evangelizza attraverso la carità e con la sua azione profetica spinge lo stato ad occuparsi delle categorie disagiate. Molti altri esempi vicini e lontani evidenziano la profezia della carità.
In questo tempo di Avvento-Natale in cui sperimentiamo e celebriamo l’amore del Dio, che si fa uomo, sentiamoci stimolati a vivere più intensamente la carità e la nostra azione sia profetica: l’attenzione agli ultimi, ai senza fissa dimora, ai “senza documenti”, a coloro che non hanno tutele giuridiche, a coloro che non possono entrare legalmente nel mondo del lavoro, a tutti i disagiati e sofferenti, …
Il nostro impegno sia profetico verso le comunità cristiane che troppo spesso delegano le Caritas e verso la società civile dove in molti casi si riscontrano indifferenza, paura, chiusura, rifiuto, forme più o meno esplicite di razzismo, …
A tutte le comunità cristiane ricordo che la terza Domenica di Avvento è tradizionalmente la Domenica della Carità; la Caritas diocesana invierà alle parrocchie alcuni strumenti per l’animazione delle liturgie. Nel pomeriggio dalle 15,30 alle 18 ci sarà un incontro di formazione per gli operatori della Caritas e per tutti i fedeli, guidato dal nostro Arcivescovo, presso la parrocchia S. Maria di Montegranaro.
A tutti auguro un buon cammino nella fede e nella carità.
Il Direttore della Caritas Diocesana
d. Pietro Orazi