Sandra Sabatini sarà la prima fidanzata della storia ad essere proclamata beata. Morta in un incidente stradale a soli 22 anni, discepola di don Oreste Benzi, ha lasciato un messaggio di testimonianza evangelica, in una vita semplice al servizio degli altri. La beatificazione presieduta dal cardinale Marcello Semeraro, Prefetto della Congregazione delle cause dei Santi, sarà a Rimini domenica 24 ottobre (Giornata Missionaria Mondiale) alle 16 nella Cattedrale. Di seguito alcune espresioni di monsignor Francesco Lambiasi, vescovo di Rimini, su quanto sta vivendo la diocesi.
La preparazione è cominciata dal 2019 dato che c’era già la data della celebrazione, 14 giugno 2020, poi a causa del Covid si è dovuto rinviare e poi la nuova data del 24 ottobre 2021. Si è dato granse rilievo alla preparazione spirituale, con una mostra su Sandra della Comunità Papa Giovanni XXIII, articoli sulla stampa locale e servizi vari, così da far conoscere che c’è ancora spazio per la santità. E’ l’offerta più credibile e coerente del messaggio evangelico di una giovane ragazza di una giovanissima.
Sandra dice sì al cammino con Gesù nel mondo con un’ordinaria straordinarietà, fedele al Vangelo e impegnandosi a livello sociale nella Comunità Papa Giovanni XXIII con il volantinaggio, il fare ‘opinione’. Come quando partecipò a manifestazioni per mettere un semaforo in una strada dove avvenivano tantissimi incidenti stradali o si dava da fare contro l’aborto e a favore di politiche familiari, … si sentiva spinta a donare la vita, sognava di andare in Africa con il suo fidanzato, come medico.
Ha scritto un diario che fa capire l’intensità del cammino spirituale grazie anche alla partecipazione alla Messa e alla preghiera davanti al Santissimo Sacramento. Nel diario, due giorni prima dell’incidente mortale, aveva scritto: “Sandra, ricordati che questa vita non è tua”. E ha pensato: “Voglio fare un dono, una vita tutta dono”. Poi ancora: “Adesso cosa scelgo? I poveri? No, è facile cosi. Io scelgo TE , io scelgo te e basta, scelgo te come centro e baricentro della mia vita. Una scelta inclusiva senza scartare nessuno”: parola preghiera e poveri.
“Le amiche di Sandra” sono un’associazione composta dalle sue vere amiche, che spontaneamente presentano la sua figura così da generare atteggiamenti che rendano ancora più credibile il messaggio che ha voluto portare avanti.