Conferenza Stampa di presentazione del X Incontro Mondiale delle Famiglie
Alle 13 del 31 maggio ha avuto luogo – in diretta streaming dalla Sala Stampa della Santa Sede – la Conferenza Stampa di presentazione del X Incontro Mondiale delle Famiglie (Roma, 22-26 giugno 2022). Durante la Conferenza Stampa è stato proiettato un video con un saluto da parte de Il Volo, gruppo musicale formato da Piero Barone, Ignazio Boschetto e Gianluca Ginoble. Di seguito, gli interventi della Prof.ssa Gabriella Gambino, Sottosegretario del Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita; del Dott. Leonardo Nepi, Officiale del Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita; di Mons. Walter Insero, Direttore dell’Ufficio Comunicazioni Sociali della Diocesi di Roma; di Amadeus Sebastiani (in collegamento da remoto) che insieme alla moglie Giovanna Civitillo condurrà il Festival delle Famiglie; dei coniugi Gigi De Palo e Anna Chiara Gambini, rappresentanti della Pastorale familiare della Diocesi di Roma.
Intervento della Prof.ssa Gabriella Gambino
Verso l’Incontro Mondiale delle Famiglie
Siamo finalmente giunti al culmine dell’Anno Famiglia Amoris laetitia indetto dal Santo Padre Francesco il 19 marzo 2021. Tante iniziative pastorali sono state sviluppate nel corso dell’anno, che hanno coinvolto anche il papa in prima persona: i 10 video Amoris laetitia, la lettera che ha scritto agli Sposi, i numerosi messaggi e discorsi alle famiglie pronunciati a sostegno di tante iniziative pastorali sviluppatesi in ogni angolo del mondo.
Per preparare questa nuova edizione multicentrica e diffusa dell’Incontro Mondiale abbiamo dovuto affrontare tante vicende, a partire dalla pandemia, che hanno ritardato e reso complessa l’organizzazione, ma ce l’abbiamo fatta. Nel mondo tantissime diocesi si stanno organizzando per riunire le famiglie intorno al proprio vescovo o al parroco: stanno utilizzando lo stesso schema dell’Incontro che si terrà a Roma e in molti casi perfino gli stessi temi del congresso pastorale, che qualche mese fa abbiamo pubblicato nel kit pastorale per le diocesi. Penso alla Conferenza episcopale del Guatemala, che a livello nazionale, regionale e perfino parrocchiale ha diramato un programma con proposte specifiche per accompagnare e vivere l’Incontro Mondiale con i vescovi, con momenti di apertura, un triduo di incontri pastorali e collegamenti virtuali con Roma.
Vorrei approfittare di questo momento anche per sollecitare, ancora una volta, i pastori e i responsabili della pastorale familiare locale ad annunciare l’Incontro delle Famiglie nelle proprie comunità e a coinvolgerle nell’organizzazione di un momento a loro dedicato alla fine di giugno. Le famiglie aspettano un segnale, desiderano essere chiamate a fare festa insieme!
A Roma il Santo Padre accoglierà i delegati delle conferenze episcopali, dei movimenti internazionali e delle associazioni familiari. Come già annunciato, l’incontro verrà aperto mercoledì 22 giugno con il Festival delle famiglie alla presenza di papa Francesco in Aula Paolo VI. Da giovedì 23 a sabato 25 giugno ci sarà il Congresso pastorale, sempre nell’Aula Paolo VI. Sabato pomeriggio la Messa in Piazza San Pietro con il Santo Padre e domenica l’Angelus. La novità di oggi è proprio la pubblicazione del programma definitivo del Congresso pastorale.
Il congresso, a differenza di quelli delle edizioni precedenti (penso a Filadelfia, a Milano o Dublino) non avrà conferenze strutturate accademicamente con contenuti teologico-dottrinali, ma sarà un momento di incontro, ascolto e confronto tra operatori della pastorale familiare e matrimoniale.
Lo scopo è quello di sviluppare il tema scelto dal papa: L’amore familiare: vocazione e via di santità, tenendo conto di alcune indicazioni forti che emergono da Amoris laetitia, un testo che si presenta con delle linee programmatiche molto chiare per gli sviluppi possibili della pastorale familiare nei prossimi anni.
Per questo ci siamo concentrati su alcuni temi emersi dai nostri continui incontri con i vescovi di tutto il mondo, soprattutto nelle visite ad Limina, e che in maniera costante riemergevano: in particolare, la corresponsabilità sposi e sacerdoti nella pastorale delle Chiese particolari; alcune concrete difficoltà delle famiglie nelle società attuali; la preparazione alla vita matrimoniale delle coppie; alcune situazioni di “periferia esistenziale” all’interno delle famiglie; la formazione dei formatori in una pastorale famigliare piena di sfide e questioni difficili. Tematiche attuali e complesse, che abbiamo voluto affrontare avendo come bussola il costante invito di Papa Francesco al rinnovamento e alla conversione pastorale: il primo passo che tutti dobbiamo ancora compiere, infatti, è rendere le famiglie consapevoli che la loro è una vocazione, che nella loro vita quotidiana possono scoprire vie di santità incredibili, che possono trasformare il proprio ambiente di vita ecclesiale e sociale.
Il congresso è costruito intorno a 5 conferenze principali su alcuni temi fondamentali. Il tema di ogni conferenza viene poi articolato in tre o quattro sotto-temi, nell’ambito di panel, ossia tavole rotonde, che sviluppano ulteriori questioni pastorali prioritarie per le Chiese particolari.
In tutto 30 interventi, per un totale di 62 relatori, oltre a 13 moderatori delle sessioni: questi ultimi, tutti romani, segno e simbolo di una città che ospita e presenta i relatori che vengono dagli altri Paesi.
I relatori saranno quasi tutte coppie di sposi, 3 soli sacerdoti; provengono da 17 Paesi diversi, scelti per competenza ed esperienza pastorale nelle varie tematiche presentate. Famiglie impegnate nella pastorale familiare che collaborano con le diocesi, le conferenze episcopali o alcuni movimenti internazionali.
Due elementi particolari nell’ambito del Congresso saranno la serata nelle parrocchie romane di venerdì 2 giugno, dedicata al tema “La comunione familiare, come stile di comunione nella Chiesa”, che con la Diocesi di Roma abbiamo deciso di ambientare nelle parrocchie, per cui i delegati si sposteranno in varie parti della città per una serata con le famiglie romane; un secondo momento speciale, il sabato mattina, con un’ora di adorazione eucaristica e momenti di meditazione guidata per gli sposi e le famiglie dei delegati davanti al Santissimo. Le altre mattine, il giovedì e il venerdì, la giornata invece avrà inizio con la Santa Messa, celebrata dai Cardinali Farrell e de Donatis, all’interno della Basilica di San Pietro.
Intervento del Dott. Leonardo Nepi
Al congresso teologico-pastorale di questa edizione dell’Incontro Mondiale delle Famiglie sono invitati circa duemila delegati, scelti dalle Conferenze episcopali, dai Sinodi delle Chiese orientali e dalle realtà ecclesiali internazionali che operano in maniera significativa nell’ambito dell’apostolato familiare. Il numero di delegati è stato assegnato in maniera proporzionale rispetto alle dimensioni di ciascuna Conferenza episcopale o realtà ecclesiale.
Il Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita, attraverso un fondo di solidarietà, si è impegnato a sostenere economicamente le Conferenze episcopali che hanno chiesto un aiuto economico per inviare una delegazione a Roma, in quanto sono molti i Paesi in cui è difficile affrontare le spese di un viaggio internazionale in questo momento. Oltre al Dicastero, hanno contribuito al fondo di solidarietà diverse Conferenze episcopali a seconda delle proprie disponibilità, nonché la Diocesi di Roma, alle quali va un sentito ringraziamento per questo impegno, messo in campo con generosità e spirito di comunione ecclesiale. Grazie a questo contributo, saranno rappresentate adeguatamente le Chiese di tante aree dell’Africa, dell’Asia, dell’America Latina e dell’Europa centrale, tra cui anche l’Ucraina (sia con delegati dal Sinodo della Chiesa Greco-Cattolica Ucraina, sia con delegati dalla Conferenza episcopale di rito latino), che altrimenti non avrebbero avuto la possibilità di intervenire.
Le delegazioni sono oltre 170 da 120 Paesi e sono composte in larghissima parte da famiglie, che rappresentano i ¾ dei delegati, assieme a sacerdoti e vescovi responsabili della pastorale familiare nelle Conferenze episcopali, nonché accompagnatori spirituali delle realtà ecclesiali internazionali. In diverse delegazioni è stato valorizzato anche il ruolo dei religiosi e delle religiose come delegati al Congresso.
Le famiglie che partecipano al Congresso hanno in molti casi ruoli di grande responsabilità nell’apostolato familiare all’interno delle proprie Chiese locali e realtà ecclesiali. Questo significa che si va consolidando un approccio di responsabilità condivisa tra laici, sacerdoti e religiosi nell’animazione della pastorale familiare. Una volta concluso l’Incontro a Roma, auspichiamo che i duemila delegati possano tornare arricchiti nella propria realtà e nella propria comunità, per mettere a frutto la loro missione pastorale con slancio rinnovato.
Anche le famiglie che non verranno a Roma sono comunque invitate a celebrare questo Incontro Mondiale “multicentrico e diffuso” nelle Diocesi e nelle parrocchie. Per questo, abbiamo messo a disposizione delle Chiese particolari un kit pastorale con orientamenti e suggerimenti per organizzare incontri a livello locale. In esso si trovano i temi che saranno trattati nel corso del Congresso, nonché spunti per celebrazioni liturgiche ed approfondimenti sui contenuti dell’Incontro. Il kit pastorale è a disposizione di tutti e si trova sul sito web dell’Incontro Mondiale, all’interno della sezione “WMOF nelle Diocesi”.
Intervento di Mons. Walter Insero
IL FESTIVAL DELLE FAMIGLIE
Il Festival delle Famiglie si terrà a Roma mercoledì 22 giugno 2022. Si tratta del primo appuntamento pubblico dell’Incontro Mondiale delle Famiglie. A differenza delle precedenti edizioni, nelle quali il Festival delle Famiglie si svolgeva nella serata di sabato, come momento di festa al termine del Congresso, questa decima edizione dell’Incontro Mondiale delle Famiglie si aprirà con il Festival il mercoledì, presentando al grande pubblico i temi che verranno poi approfonditi nel convegno. L’evento, che avrà come titolo “The beauty of the family”, avrà luogo in Aula Paolo VI dalle 18.15 alle 19.50.
Il tema dell’Incontro è “L’amore familiare: vocazione e via di santità”, pertanto il Festival si potrà sviluppare secondo le direttrici dell’amore familiare come chiamata a vivere in Cristo la vita familiare quotidiana, a realizzare la propria vocazione, rendendo visibile come la famiglia sia un soggetto fondamentale per la Chiesa e la società. La santità è un percorso a cui ciascuno è chiamato, come padre, madre, fratello, sorella, figli o nonni. Nella famiglia si svela un cammino a cui tutti siamo chiamati in virtù del Battesimo e del fatto di essere amati e desiderati da Dio Padre.
Più che fare discorsi e teorie sulle famiglie, daremo voce al racconto delle loro testimonianze. La scelta di conduttori, artisti e coloro che interverranno è pensata per valorizzare la loro esperienza di famiglia cristiana. Per questo motivo la conduzione è affidata ad Amadeus e alla moglie Giovanna Civitillo. Per quanto riguarda le presenze artistiche, i giovani artisti de “ll Volo” (Gianluca Ginoble, Piero Barone e Ignazio Boschetto), insieme ad alcuni loro familiari, parteciperanno raccontando la propria esperienza di famiglia e proponendo alcuni brani musicali.
Prima dell’arrivo del Santo Padre, dopo un intervento musicale iniziale e alcuni collegamenti con famiglie riunite in altre parti mondo, ascolteremo alcune testimonianze sull’eredità spirituale e l’attualità della testimonianza dei coniugi Beati Luigi e Maria Beltrame Quattrocchi, beatificati nel 2001 da San Giovanni Paolo II, patroni dell’Incontro Mondiale.
Cinque famiglie offriranno la loro testimonianza alla presenza del Santo Padre. I temi saranno:
1. Chiamati al matrimonio
Testimonianza di una coppia la cui decisione di sposarsi in Chiesa sta maturando a seguito di un percorso di avvicinamento grazie ad un gruppo di famiglie.
2. Chiamati alla Santità
L’esperienza di una famiglia che ha trasmesso la fede ai loro figli, contesto in cui è cresciuta una loro figlia, morta giovanissima in odore di santità e oggi è serva di Dio.
3. Chiamati al perdono
La testimonianza di una famiglia, che dopo aver sperimentato una forte crisi, vive l’esperienza del perdono e di una profonda riconciliazione.
4. Chiamati ad accogliere
La testimonianza di una famiglia romana che ha accolto una famiglia ucraina in fuga dalla guerra.
5. Chiamati alla fratellanza
La testimonianza di una famiglia multi-religiosa, un esempio di dialogo interreligioso quotidiano, molto impegnati a livello sociale per le popolazioni povere.
Seguirà il discorso che il Santo Padre rivolgerà alle famiglie. Il tutto si concluderà con il canto dell’Inno ufficiale dell’Incontro che è stato composto da monsignor Marco Frisina, dal titolo “We Believe in love” e cantato dal Coro della Diocesi di Roma.
UNA COMUNICAZIONE A MISURA DI FAMIGLIA
Il X Incontro mondiale delle famiglie sarà un evento “multicentrico e diffuso”, sarà vissuto anche nelle diocesi del mondo negli stessi giorni dell’appuntamento romano. Roma, comunque, resterà il cuore di questo Incontro, perché qui arriveranno i delegati delle diverse Conferenze episcopali per vivere questa esperienza con il Santo Padre, insieme alle famiglie di Roma.
Eppure tutte le comunità e le famiglie che vorranno, da ogni parte del pianeta, potranno sentirsi coinvolte e partecipi di questo importante evento spirituale grazie alla copertura mediatica predisposta. L’obiettivo principale della comunicazione è favorire la partecipazione e il coinvolgimento di tutti coloro che purtroppo, a causa della pandemia e delle sue conseguenze, non abbiamo potuto invitare a Roma per questo meeting mondiale.
Abbiamo voluto realizzare una comunicazione a “misura di famiglia”, pensata per aiutare le famiglie e le comunità a prepararsi spiritualmente all’Incontro e per poter partecipare anche a distanza all’evento ecclesiale che si svolgerà nella nostra città. Con questa proposta, intendiamo mettere le famiglie al centro della scena mediatica, riconoscendole come protagoniste della comunicazione con le loro storie e testimonianze, aiutandole a raccontarsi.
Per questa ragione, tutto sarà trasmesso in diretta streaming, con una copertura Social di tutti gli appuntamenti che verranno trasmessi – attraverso il sito ufficiale dell’evento, romefamily2022.com -, sulla pagina YouTube della Diocesi di Roma e grazie alla collaborazione con il Dicastero per la Comunicazione, anche su VaticanNews.
In questa prospettiva, sul sito dedicato all’evento romefamily2022.com, attraverso il quale è possibile raggiungere anche le pagine Facebook e Instagram, sono disponibili tutti i materiali preparatori, in cinque lingue diverse, che hanno accompagnato le famiglie durante i mesi appena trascorsi, e ancora saranno utili in questa ultima fase di avvicinamento all’Incontro mondiale: la preghiera, l’inno e l’immagine ufficiale, le sette catechesi con un testo scritto scaricabile accompagnate da cortometraggi con testimonianze di famiglie romane, utili spunti di riflessione e dibattito.
I giornalisti, fotografi e operatori media potranno prendere parte a tutti gli incontri, anche a tutte le sessioni del Congresso Teologico Pastorale che si svolgerà all’interno dell’Aula Paolo VI e potranno intervistare i relatori e i partecipanti presso delle postazioni stand up collocate in appositi spazi previsti.
Non solo internet, ma anche la televisione aiuterà a raggiungere le famiglie di tutto il mondo. Grazie a Vatican Media stiamo implementando un sistema con il quale potremo fornire il segnale alle Tv che ne faranno richiesta in maniera libera e gratuita, con un flusso di immagini disponibile in cinque lingue (inglese, spagnolo, francese, portoghese, italiano, più LIS in italiano e in inglese). Le riprese dei tre eventi che prevedono la presenza del Santo Padre: il Festival delle famiglie del 22 giugno, la Messa di sabato 25 giugno ore 17.15 e l’Angelus alla chiusura dell’Incontro con il mandato alle famiglie di domenica 26 ore 12, saranno a cura di Vatican Media e trasmesse in mondovisione. Questi tre appuntamenti con Papa Francesco saranno trasmessi in diretta su RaiUno. Il Festival delle Famiglie dal titolo “The beauty of Family” sarà frutto di una preziosa collaborazione tra il Dicastero per la Comunicazione Vaticana con Vatican Media, la Rai con la testata del TG1e la Diocesi di Roma con l’Ufficio Comunicazioni Sociali.
Abbiamo già raccolto la disponibilità di alcune importanti emittenti cattoliche internazionali, con le quali abbiamo avviato una speciale collaborazione per trasmettere in versione integrale i diversi appuntamenti del X Incontro mondiale sui loro canali, in modo da agevolarne la fruizione in diverse lingue da parte degli utenti che frequentano meno la rete.
Sarà possibile anche scaricare dal sito la webapp ufficiale del X Incontro mondiale delle famiglie. I partecipanti digitali riceveranno un attestato di partecipazione dopo aver completato tutto il percorso proposto dalla webapp, anche questa disponibile in diverse lingue. Fanno parte di questo particolare “cammino” tutti i riferimenti ad Amoris Laetitia, le catechesi, le informazioni sugli appuntamenti diocesani e i tour virtuali delle 4 basiliche maggiori e del Palazzo Lateranense.
Il desiderio è di riconoscere alle famiglie, grazie a una comunicazione capace di un attento ascolto, la centralità che rivestono, non solo a livello ecclesiale, ma nella società.
Intervento di Gigi De Palo e Anna Chiara Gambini
Roma e i romani si stanno già tempo preparando per accogliere questo X Incontro mondiale delle famiglie. La pandemia ha un po’ complicato i piani, ma le famiglie sono abituate a vedere che le cose non vanno mai come se le aspettavano… Molte volte, infatti, vanno diversamente e non è detto che sia in negativo…
Un’equipe di venti coppie che hanno dato gratuitamente la loro disponibilità, ha girato tantissime parrocchie di Roma, non siamo riusciti a girarle tutte perché il calendario è stato modificato a causa della quarta ondata tra gennaio e marzo.
In tutte le parrocchie le famiglie incontrate erano entusiasta perché ancora riecheggia nella memoria la Giornata Mondiale della Gioventù del 2000 e se ci pensate l’invito a questa Giornata Mondiale delle Famiglie è in un certo senso rivolto anche a tutti quei giovani di Tor Vergata che sono cresciuti, hanno messo su famiglia, si sono sposati, hanno figli…
Abbiamo trovato testimonianze molto belle. Storie di ordinaria straordinarietà. Molte di queste si possono vedere nei cortometraggi prodotti dall’Ufficio comunicazioni sociali della diocesi di Roma, realizzati dal regista Antonio Antonelli per accompagnare le sette catechesi, disponibili sul sito ufficiale dell’Incontro.
Le famiglie sono veramente la risorsa inesauribile della nostra città e del nostro Paese perché silenziosamente risolvono problemi, creano legami, fanno da ammortizzatori sociali, generano ricchezza e futuro.
Il Santo Padre lo ha detto molte volte: l’Amoris Laetitia è sì un’esortazione apostolica, ma di fatto sono tutte le famiglie del mondo con le loro imperfezioni, con il loro profumo, con la loro caotica bellezza.
Per questo è un onore vivere la Giornata Mondiale delle Famiglie in Italia e nella città di Roma, Giornata Mondiale che avrà dal 22 al 26 Giugno prossimi.
Le famiglie romane potranno partecipare ai seguenti eventi: mercoledì 22, l’apertura dell’Incontro, il Festival delle Famiglie alle 18 in Aula Paolo VI; giovedì 23, il concerto a Palazzo Lateranense, la Casa del Vescovo di Roma; venerdì 24 gli incontri organizzati nelle parrocchie, per un momento di condivisione e festa tra le famiglie delegate e le famiglie romane; sabato 25, la Grande Messa in Piazza San Pietro, presieduta dal Santo Padre alle 17; domenica 26 l’Angelus in Piazza San Pietro, con il Mandato alle Famiglie. Per richiedere i biglietti di questi incontri è possibile scrivere a info@romefamily2022.com e saranno distribuiti attraverso le parrocchie.
È molto bello il fatto che siano stati eletti patroni del X Incontro mondiale delle famiglie due coniugi molto legati alla nostra città: i Beati Luigi e Maria Beltrame e Quattrocchi.
Due sposi a loro modo innovatori.
Non solo perché sono la prima coppia di sposi a essere beatificata dalla Chiesa cattolica, il 21 ottobre del 2011 da san Giovanni Paolo II.
Ma anche perché il loro impegno non si esaurì semplicemente nell’accogliere e nell’educare i figli. Furono dediti al servizio e al Bene Comune fin dall’inizio del loro matrimonio. Di fatto iniziarono la pastorale familiare a Roma, proponendo incontri e accompagnamento per fidanzati e sposi.
Il loro esempio è una chiamata a quella santità normale.
Alla classe media della santità, direbbe papa Francesco.
Quella delle famiglie. Quella di chi cerca di fare bene il padre e la madre accompagnando i figli a scuola o all’allenamento di basket. Quella di chi cerca di fare la migliore cena del mondo con quello che ha nel frigorifero. Nella consapevolezza che per un Cristiano esempio non significa replica di un modello perfetto, ma l’opportunità di stupirsi di fronte ad un dono continuo.