Il pellegrinaggio è indirizzato principalmente ai ragazzi che dovranno fare la Cresima accompagnati dalle loro famiglie.
Nella mattinata siamo andati nella chiesa di San Tarcisio. Un santo che subì il martirio da adolescente mentre portava l’Eucaristia ai cristiani in carcere. Scoperto, strinse al petto il Corpo di Gesù, per non farlo cadere in mani profane, ma venne ucciso. Il Martirologio romano ne fissa la morte il 15 agosto del 257 d.C. Il corpo venne sepolto insieme a papa Stefano sulla via Appia. Nel 767 papa Paolo I fece traslare le spoglie nella basilica di san Silvestro in Capite insieme ad altri martiri. San Tarcisio acquistò di nuovo fama nell’Ottocento, in seguito alla pubblicazione del romanzo «Fabiola» del cardinale Wiseman, interessato alla figura del coraggioso e giovane santo.
Sono state visitate le fosse ardeatine luogo in cui si è verificato il massacro di 335 civili e militari italiani da parte delle truppe di occupazione della Germania nazista il 24 Marzo 1944 come atto di rappresaglia in seguito all’attentato di via Rasella compiuto contro le truppe germaniche avvenuto il giorno precedente.
Nel pomeriggio, invece, siamo andati nella chiesa di San Paolo fuori le mura. Essa è una delle quattro basiliche papali di Roma, la seconda più grande dopo quella di San Pietro. Si erge sul luogo che la tradizione indica come quello della sepoltura dell’apostolo Paolo. All’interno sotto l’altare maggiore c’è la tomba del santo.
Infine siamo stati a San Pietro.
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