SALUTO DI ACCOGLIENZA
Molto Rev.mo Vicario Generale
Reverendi Sacerdoti,
Ill.mo Signor Sindaco,
Autorità presenti,
Fedeli della Parrocchia di S. M. Apparente,
come segretaria del Consiglio Pastorale Parrocchiale, sono onorata di poter esprimere la gioia e la commozione di tutta la comunità per questo momento così importante nella vita della nostra Chiesa.
E’ un profondo e sentito ringraziamento al Signore che ci dona di vivere momenti come questi, che sono segno di un’esperienza ecclesiale viva e forte. Al ringraziamento al Signore si associa quello per il nostro Arcivescovo per averci destinato come pastore don Emilio, che già conosciamo, in quanto partecipe a momenti “ forti” della nostra parrocchia e guida nella” Parola di vita”.
Il nostro pensiero va ai parroci precedenti: don Nazareno, giovane prete novantenne e don Giuseppe, che con mitezza, semplicità, umiltà, passione hanno incarnato il Vangelo ed hanno saputo guidarci all’incontro con il Signore, 30 anni il primo, 20 anni il secondo. A loro vanno la nostra gratitudine ed il nostro affetto, che possiamo condividere ancora per tutto il tempo che il Signore darà loro di vivere.
Questa sera, però, siamo in festa per l’insediamento di don Emilio a cui diamo il benvenuto come nuovo parroco della comunità di S. M. Apparente, esternandogli la nostra soddisfazione, la nostra stima, il nostro rispetto, consapevoli di iniziare da oggi, una nuova pagina della nostra storia individuale e comunitaria.
Ti ringraziamo, don Emilio, per aver accettato l’invito di Sua Eccellenza Luigi Conti, a diventare il nostro nuovo pastore. Ti porgiamo il benvenuto più caloroso dei nostri bambini, dei nostri giovani, degli adulti, degli anziani, dei nostri ammalati, delle nostre famiglie, delle associazioni, di tutti: dei presenti e degli assenti, dei tanti soli ed emarginati. Sarai e ti sentirai pastore di tutti, senza eccezione alcuna. Ti accogliamo come padre, come guida, come fratello: sei il segno del Signore tra noi. Ti chiediamo di sostenerci continuamente nella fede, nella speranza, nella carità, di aiutarci a vivere in comunione con Dio e in comunione tra di noi. Sii segno di unità sempre e ovunque, favorisci il nostro essere una comunità unita, fraterna e solidale come una grande famiglia tra di noi e con il territorio per diventare centro spirituale, sociale, culturale del contesto in cui viviamo. Ti offriamo buona volontà, collaborazione, disponibilità per percorrere insieme il cammino che tu vorrai indicarci, accogliendoci reciprocamente come dono della Divina Provvidenza.
Abbiamo bisogno di un fratello tra di noi, in questo tempo non facile, che abbia con noi la pazienza e l’audacia di cercare “nel qui ed ora” sentieri di senso, scrutando negli eventi quotidiani le tracce della presenza di quel Dio di Gesù Cristo che desideriamo conoscere ed amare sempre più per raggiungere la santità. Vorremmo poter condividere un progetto, e tu guida, padre sapiente, partendo dall’esistente, dovrai individuare metodi più efficaci di pastorale a cui va data sistematicità: pastorale dell’ordinario, pastorale giovanile, della famiglia, del tempo libero, dell’organizzazione dell’oratorio, rivolgendo uno sguardo costante alla formazione – catechesi per tutti, ma soprattutto per coloro che sono maggiormente impegnati nei “servizi” che la comunità richiede. Come ci ricordano gli orientamenti pastorali dell’Episcopato italiano per il decennio 2010-2020 “La parrocchia vicina al vissuto delle persone e agli ambienti di vita, rappresenta la comunità educante più completa in ordine alla fede. Mediante l’evangelizzazione e la catechesi, la liturgia e la preghiera, la vita di comunione nella carità, essa offre gli elementi essenziali del cammino del credente verso la pienezza della vita in Cristo”.
Vorremmo che nella nostra comunità tu possa esercitare davvero, dopo l’ascolto, il carisma della sintesi per condurci alla comunione, alla corresponsabilità, all’unità, motivo ultimo del nostro essere in Cristo, valorizzando ed armonizzando i doni che lo Spirito genera nella Chiesa, stemperando le differenze e i diversi modi di essere, accogliendo le individualità dell’altro. Solo nel riconoscimento di una pluralità di idee, è possibile arricchirsi reciprocamente ed avvicinarsi alla verità, proponendo e non imponendo il proprio pensiero, ponendoci al servizio uno degli altri.
Iniziamo il viaggio con te mettendoci in dialogo con semplicità, umiltà, genuinità, disponibilità, apertura, missionarietà, secondo lo stile di Papa Francesco.
Da oggi questa è la tua casa e noi la tua famiglia… una famiglia che con gioia ha saputo attendere e prepararsi a questo momento, così carico di emozioni e speranze, che saprà esserti vicino, quando ti sentirai solo, stanco, deluso di noi.
Caro don Emilio, Gesù nella parabola del seminatore ci fa notare che la cosa più importante non è il terreno su cui cade il seme o se riesce a germogliare, l’importante è che il seminatore non si stanchi mai di seminare. Per questo abbiamo bisogno del tuo aiuto, della tua guida e della tua preghiera. Ti chiediamo di avere la pazienza, la costanza, l’entusiasmo, l’amore di seminare ed anche di fronte allo scoraggiamento dovuto a terreni poco fertili devi andare avanti e continuare a seminare con fiducia e con la fede.
Benvenuto nella tua nuova casa, nella tua nuova famiglia, ogni nostra casa sarà la tua casa, ogni nostra famiglia sarà la tua famiglia. Buon cammino insieme con Cristo e per Cristo, con la protezione costante e materna della Vergine Maria! Il buon Dio ti faccia sempre crescere nel lasciarsi stupire dal suo Amore per poi poter illuminare il popolo che ti è affidato!
S.M.Apparente 25 ottobre 2014
Preghiera
Signore, noi ti ringraziamo
perché hai dato il tuo sacerdozio a don Emilio
e l’hai fatto nostro Pastore.
Egli riconoscendo i propri limiti,
sente un profondo bisogno di te.
Illuminalo e fortificalo nella fede,
guidalo e sorreggilo nella grazia,
perché sia sempre per noi luce e forza,
esempio e incoraggiamento.
Chiamalo sempre più all’amore
affinché sia tuo nella consacrazione,
sia nostro nella sollecitudine pastorale.
Donagli idee chiare, concrete, attuabili,
la sua azione sia duttile, tenace, discreta,
la sua intenzione retta e semplice.
Abbia davanti a sé Maria come modello:
fa’ che l’insuccesso non lo avvilisca
ed il successo non lo renda superbo,
ma cammini nel mondo come umile servo del Signore.
Egli sia nostro fratello,
padre, amico, maestro.
Raduna intorno a lui la parrocchia
nella generosità dell’impegno cristiano,
nella collaborazione intelligente e cordiale,
nella carità che ci salda in unità.
Fa’ che in lui vediamo,
stimiamo, amiamo te.
Non permettere che si perda
nessuna delle anime che gli hai affidato.
AMEN.
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