Lo scorso 17 febbraio la Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti ha pubblicato una Nota (Prot. N. 96/21), a cui sono seguiti degli orientamenti dei Vescovi Italiani il 24 febbraio seguente. La Nota della Congregazione rimandava al decreto, che la stessa aveva promulgato lo scorso anno che è bene rileggere.
La CEI ha fatto sintesi anche con quanto il Protocollo dello scorso 7 maggio 2020 (e ancora in vigore) stipulato con il Presidente del Consiglio e il Ministro dell’Interno (e integrato con le successive indicazioni ulteriori che il Comitato tecnico-scientifico ha proposto).
Le indicazioni che ci vengono date, vanno rispettate rigorosamente, soprattutto per la salvaguardia della salute di ciascuno, invitando i fedeli alla partecipazione in presenza alle celebrazioni della Settimana Santa, sì, ma mantenendo sempre quegli atteggiamenti atti a contenere il più possibile il contagio da Covid-19, a partire dagli spostamenti sul territorio e dalle misure precauzionali contenute del detto Protocollo.
Se strettamente necessario o realmente utile, si può consentire l’uso dei social media per la partecipazione alle celebrazioni e si raccomanda che la loro ripresa in streaming sia in diretta (mai in differita!) e venga predisposta con somma cura, nel rispetto della dignità dell’actio liturgica. Ci sarà anche la possibilità, per chi non può andare a celebrare in presenza, di assistere in streaming alle celebrazioni presiedute dal nostro Arcivescovo (sui canali telematici della nostra Diocesi. secondo gli orari che sono già stati divulgati all’inizio della Quaresima), mentre le celebrazioni presiedute dal Santo Padre saranno irradiate dai media della CEI – a partire da Tv2000 e dal Circuito radiofonico InBlu2000 –.
Per quanto attiene alle celebrazioni specifiche, inpresenza, si suggerisce di contenersi in questo modo:
- Per la Domenica delle Palme, la Commemorazione dell’ingresso di Gesù a Gerusalemme sia celebrata con la seconda forma prevista dal Messale Romano. Si evitino assembramenti dei fedeli; i ministri e i fedeli tengano nelle mani il ramo d’ulivo o di palma portato con sé; in nessun modo ci sia consegna o scambio di rami da mano a mano. Dove si ritiene opportuno si utilizzi la terza forma del Messale Romano, che commemora in forma semplice l’ingresso del Signore in Gerusalemme.
- A causa della normativa attualmente vigente, che limita notevolmente la circolazione fra i comuni, la Messa crismale non sarà celebrata; la rinviamo a un giorno che ci consentirà maggiore tranquillità. Nei prossimi mesi confidiamo di poter individuare questa occasione propizia e ne verrà comunicata la data appena possibile.
- Il Giovedì Santo, nella Messa vespertina della “Cena del Signore” sia omessa la lavanda dei piedi. Al termine della celebrazione, il Santissimo Sacramento potrà essere portato, come previsto dal rito, nel luogo della reposizione in una cappella della chiesa dove ci si potrà fermare in adorazione, nel rispetto delle norme per la pandemia (e del coprifuoco). Va evitata la tradizionale, cosiddetta, visita ai sepolcri con lo spostamento tra chiese.
- Il Venerdì Santo, riprendendo l’indicazione del Messale Romano (“In caso di grave necessità pubblica, l’Ordinario del luogo può permettere o stabilire che si aggiunga una speciale intenzione”, n. 12), si introduca nella preghiera universale, un’intenzione “per chi si trova in situazione di smarrimento, i malati, i defunti”. Questa: Signore, Gesù Cristo, hai percorso città e villaggi “curando ogni malattia e infermità”. Al tuo comando, i malati erano guariti. Vieni ora in nostro aiuto, nel corso della pandemia da coronavirus, affinché possiamo sperimentare il tuo amore che guarisce. Guarisci coloro che sono ammalati per il virus. Possano riacquistare forza e salute grazie ad assistenza sanitaria qualitativa. Guariscici dalla nostra paura, che impedisce alle nazioni di lavorare insieme e ai vicini di aiutarsi reciprocamente. Guariscici dal nostro orgoglio, che può farci presumere invulnerabilità rispetto ad una malattia che non conosce confini. Signore, Gesù Cristo, hai percorso città e villaggi “curando ogni malattia e infermità”. Al tuo comando, i malati erano guariti. Vieni ora in nostro aiuto, nel corso della pandemia da coronavirus, affinché possiamo sperimentare il tuo amore che guarisce. Signore, Gesù Cristo, guaritore di tutti, resta al nostro fianco in questo tempo di incertezza e di dolore. Sii accanto a coloro che ci hanno lasciati a causa del virus. Possano riposare con te, nella tua pace eterna. Sii accanto alle famiglie dei malati e delle vittime. Nella loro preoccupazione e sofferenza, difendili dalla malattia e dalla disperazione. Possano fare esperienza della tua pace. Sii accanto ai medici, agli infermieri, ai ricercatori e a tutti i professionisti della salute che, correndo rischi per sé, cercano di curare ed aiutare le persone colpite. Possano conoscere la tua protezione e la tua pace. Sii accanto ai leader di tutte le nazioni. Concedi loro lungimiranza per agire con carità e vera sollecitudine per il benessere delle persone che sono chiamati a servire. Dà loro saggezza per investire in soluzioni a lungo termine, che aiutino a prepararsi ad eventuali future epidemie o a prevenirle. Possano essere abitati dalla tua pace, mentre lavorano insieme, per conseguirla sulla terra. Che siamo a casa o all’estero, circondati da molte persone che soffrono per questa malattia o solo da poche, Signore, Gesù Cristo, resta con noi, mentre resistiamo e piangiamo, mentre perseveriamo e ci prepariamo. Al posto della nostra ansia, donaci la tua pace. Signore, Gesù Cristo, guariscici.
L’atto di adorazione della Croce mediante il bacio sia limitato a colui che presiede la celebrazione.
- La Veglia pasquale potrà essere celebrata in tutte le sue parti come previsto dal rito, in orario compatibile con il coprifuoco delle 22,00.
Le comunità religiose e monastiche si attengano alle stesse indicazioni.
Per quanto riguarda le espressioni della pietà popolare e le processioni, sono sospese le processioni e tutte quelle manifestazioni che possano favorire assembramento.
Ricordiamo che l’Ufficio Liturgico Nazionale, nel sito www.unitinellasperanza.it mette a diposizione sussidi utili per vivere al meglio ogni celebrazione.
Ogni Venerdì Santo chiediamo che “le piaghe del Signore siano impresse nel mio cuore”; dallo scorso anno questa invocazione risulta particolarmente densa e realistica. Con la Vergine Dolente, attendiamo, senza perdere la fiducia, il “mattino di Pasqua”…per noi e per l’intera umanità.
Fermo, 7 Marzo 2021
III Domenica di Quaresima
L’Ufficio Liturgico Diocesano