Data pubblicazione: 24/05/2016
Comunicato della Segreteria Generale di Curia in seguito ai recenti fatti che hanno riguardato alcune parrocchie della Città di Fermo
“Non lasciarti vincere dal male, ma vinci con il bene il male”
(Rm 12,21)
Alla luce di questi ultimi fatti incresciosi che hanno riguardato alcune parrocchie della città di Fermo, l’Arcivescovo, i suoi più stretti collaboratori e l’intera Curia intendono esprimere prima di tutto un ringraziamento, anche a nome dei parroci direttamente interessati, a tutti coloro che in questi giorni hanno espresso solidarietà alla nostra Chiesa locale: il nuovo Prefetto di Fermo sua Ecc.za Mara di Lullo che ieri ha fatto visita al nostro Arcivescovo, il sindaco della stessa città, la Comunità islamica del Piceno per mezzo del sig. Labdidi Abdellah, gli altri Vescovi marchigiani, i giornalisti e i mezzi di comunicazione che, dando un risalto nazionale all’accaduto, ci hanno fatto sentire un sostegno anche dal di fuori dei confini dell’Arcidiocesi, e le molte persone che in maniere informali e affettuose ci hanno manifestato vicinanza e incoraggiamento.
Il secondo ringraziamento, a fianco della piena solidarietà, va ai parroci e alle parrocchie direttamente colpite da questi atti violenti, per la serenità e il coraggio con cui hanno continuato e continueranno a vivere il loro servizio al Vangelo e alle persone.
Vogliamo riportare le parole del sindaco di Fermo, sig. Paolo Calcinaro, in un’intervista riportata sul giornale La Repubblica: “Questi delinquenti hanno fallito. Con le bombe nelle parrocchie hanno messo in mostra tutte le belle cose che i nostri preti fanno per gli emarginati, italiani e non”.
La parola dell’Apostolo Paolo e gli apprezzamenti a noi giunti, proprio in occasione di questi atti di inciviltà, anche dalle istituzioni civili e da persone anche esterne a “circuiti” strettamente ecclesiali, ci incoraggiano a perseverare nel fare il bene, quello che quotidianamente nelle nostre parrocchie si esprime nell’annuncio del Vangelo e nella formazione delle nuove generazioni, nel rendere lode e azioni di grazie a Dio soprattutto nella celebrazione eucaristica e nella testimonianza della carità.
Fermo, 24 maggio 2016
Segreteria Generale della Curia
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