DOMENICA 22 Dicembre
GESÙ NASCERÀ DA MARIA SPOSA DI GIUSEPPE
VICINI al Natale, la Liturgia della Parola ci porta dentro il mistero dell’origine di Gesù Cristo. Il racconto di Matteo (Vangelo), citando letteralmente la profezia di Isaia, dichiara che Gesù è colui che realizza l’antica promessa di Dio. Tutto il racconto mira a sottolineare la sua origine straordinaria, la sua nascita verginale che esclude il concorso dell’opera dell’uomo. Accanto alla Vergine Maria, spicca per fede Giuseppe, lo sposo che offrirà una famiglia al Figlio di Dio. Egli è definito giusto, attento cioè alla legge di Dio, ma anche pieno di amore: per la legge ebraica una donna incinta prima della coabitazione con il marito (il matrimonio avveniva in due tempi: il contratto prima, la convivenza successivamente) poteva essere ripudiata e anche lapidata. Giuseppe decide di obbedire alla legge, ma di proteggere Maria, con il suo congedo in segreto. A quest’uomo, buono e giusto, viene in soccorso l’angelo che gli spiega il mistero di Dio ed egli scopre il significato vero di quella profezia di Isaia (I Lettura) che aveva letto tante volte. Il “Dio con noi”, l’Emmanuele promesso, è Gesù: vero uomo dal grembo di una donna, vero Dio dal mistero del Padre. (da La Domenica).
PREGA CON IL VANGELO
«A lui sarà dato il nome di Emmanuele
che significa Dio con noi» (Mt 1,23).
Non sono solo parole: Gesù è veramente Dio con noi,
ieri, oggi e domani; è nel volto dei bambini,
nella speranza dei giovani, nella sofferenza dei malati;
è nelle nostre chiese, ai bordi delle strade, nelle grandi
metropoli e nei piccoli paesi, ovunque e in ciascuno uomo.