DA VATICAN.NEWS
Il Papa ad Assisi nel marzo 2020 con i giovani economisti e imprenditori
Dopo la lettera-appello di Papa Francesco pubblicata sabato, presentato in Sala Stampa della Santa Sede l’evento “Economy of Francesco” che dal 26 al 28 marzo 2020 vedrà 500 giovani da tutto il mondo fare con il Pontefice un “patto” per cambiare l’economia. Il vescovo Sorrentino: “Il Papa verrà un solo giorno e probabilmente sarà quello conclusivo”
Alessandro Di Bussolo – Città del Vaticano
“Sarà un festival dell’economia dei giovani con il Papa, giovani già imprenditori e dottorandi o ricercatori, una via di mezzo tra Greta Thunberg e i potenti della terra”. Così Luigino Bruni, ordinario di economia politica all’Università Lumsa e consultore del Dicastero per i laici, la famiglia e la vita, definisce l’evento “Economy of Francesco”, in programma ad Assisi dal 26 al 28 marzo 2020, presentato oggi nella Sala Stampa della Santa Sede. Evento lanciato sabato con la pubblicazione della lettera-appello di Papa Francesco “ai giovani economisti, imprenditori e imprenditrici di tutto il mondo”.
Un incontro con chi studia e pratica un’ economia diversa
Il Pontefice che per primo ha preso il nome del Poverello di Assisi vuole incontrare nella città umbra “chi oggi si sta formando e sta iniziando a studiare e praticare una economia diversa, quella che fa vivere e non uccide, include e non esclude, umanizza e non disumanizza, si prende cura del creato e non lo depreda”. La scintilla che ha stimolato l’entusiasmo del Papa si è accesa proprio per iniziativa di Luigino Bruni, tra i promotori dell’Economia di comunione del Movimento dei focolari, che ne ha parlato al Papa, racconta in conferenza stampa di vescovo di Assisi Domenico Sorrentino, “nel giugno 2018 nel clima creato dal sinodo dei giovani”.
Un patto per cambiare l’attuale economia
E il 25 aprile di quest’anno, incontrando il vescovo Sorrentino e il professo Bruni, rivela ancora il presule, “l’idea di affrontare le sfide dell’economia facendo leva sui giovani ha trovato nel Santo Padre un’adesione entusiasta. I giovani possono fare la differenza. Sono il futuro in tutti i sensi, anche il futuro dell’economia. Un patto con loro è vincente”. Francesco infatti nella lettera chiede ai giovani di “stare insieme e conoscerci” e poi “fare un ‘patto’ per cambiare l’attuale economia e dare un’anima all’economia di domani”.
Luigino Bruni: dal Papa sostegno totale e la sua presenza fisica
“Sono attesi almeno 500 giovani, metà imprenditori sotto i 35 anni e metà studiosi di dottorato nelle università di tutto il mondo, compreso quelle ebraiche – spiega Bruni, sottolineando la presenza di molte donne nel Comitato preparatorio. “Economia è una parola femminile, e le donne hanno uno sguardo diverso su di essa rispetto ai maschi”. A Vatican News il docente della Lumsa Luigino Bruniconferma la genesi dell’evento.
Mons. Sorrentino: Francesco verrà un solo giorno
Sollecitato dai giornalisti, il vescovo di Assisi dichiara che “da quello che abbiamo percepito, il Papa sarà ad Assisi un solo giorno, e con ogni probabilità sarà il momento conclusivo”, quindi il 28 marzo. “Ma non sono autorizzato a darla per certo”, chiarisce mons. Sorrentino, ricordando che nella sua lettera Francesco “non ha scritto nulla di preciso, e quindi neanche io posso essere preciso”. “Economy of Francesco è un evento di studio, di incontro, di confronto, di ricerca, tra giovani studiosi e operatori dell’economia, convocati da Papa Francesco”, spiega il vescovo, ricordando che “l’ispirazione di questo evento è tutta nel magistero del Papa, che fin dall’Evangelii gaudium e poi nella Laudato si’, ha denunciato vigorosamente lo stato patologico di tanta parte dell’economia mondiale, parlando di una ‘economia che uccide’, e mostrando come essa uccide insieme le persone e l’ambiente, uccidendo così anche il futuro”.
“The Economy of Francesco”, per un’ economia alternativa
Sarà la quarta volta che il Papa visiterà Assisi, ricorda il vescovo, che fa memoria del discorso di Bergoglio nel Sala della Spogliazione nel 2013, e poi della lettera che scrisse nel 2017 per l’erezione del Santurio sorto nel luogo in cui, “con il suo gesto profetico”, il “Poverello” di Assisi ha compiuto “non un atto anti-economico, ma un atto di fondazione di un’economia alternativa”. Monsignor Domenico Sorrentino ne parla così anche a Vatican News.