In 3 domeniche (24 novembre, 1° e 15 dicembre) si sono proposte delle riflessioni partendo dai “Vangeli dell’infanzia” (cf. Matteo 1-2 e Luca 1-2). In allegato, la scheda che ne raccoglie contenuti e domande.
PARROCCHIA DI SANTA MARIA APPARENTE 2024-2025
(sito www.santamariaapparrente.com)
I Vangeli dell’infanzia (cf. Lc 1-2 e Mt 1-2).
Matteo narra i dubbi di Giuseppe che, detto “sì”, accoglie Maria come sposa e dà il nome a Gesù [cf. Mt 2, 18-25] e lo difende quando Erode vuole ucciderLo [cf. Mt 2, 13-23]. Narra dei Magi che cercano il “re dei Giudei” per adorarLo [cf. Mt 2, 1-12]), di Erode e della corte che lo temono (i profeti parlavano dell’attesa del Messia; ma molti erano indifferenti), fino a decretarne la morte sua e dei bambini, dai 2 anni in giù (cf. Mt 2, 1-8. 16-18).
Il silenzio di Giuseppe non è segno di disinteresse ma è operoso; parla con le opere; non imita chi si accontenta di parole, senza riscontri visibili e concreti (cf. Mt 23, 3. 12).
Luca, dinanzi alle proposte di Dio portate dall’arcangelo Gabriele, descrive 2 possibilità: il sacerdote Zaccaria non le accoglie [cf. Lc 1, 5-22] mentre Maria (6 mesi dopo), sì [cf. Lc 1, 26-38]; va anche per 3 mesi ad aiutare Elisabetta, moglie di Zaccaria [cf. Lc 1, 39-56].
La “famiglia di Nazaret” osserva le leggi (il censimento chiesto dall’imperatore di Roma). Sono “costretti” ad andare a Betlemme nella più assoluta precarietà e, non trovando un alloggio degno, riparano in una mangiatoia: dove nasce Gesù [cf. Lc 2, 1-7]. Si sorprendono del canto degli angeli e delle parole dei pastori [cf. Lc 2, 8-20].
Osservano le prescrizioni della Legge (la Torah) quanto vanno al tempio di Gerusalemme 40 giorni dopo la nascita, per la presentazione di Gesù e la purificazione di Maria; anche lì la sorpresa delle parole del vecchio Simeone che indica la nascita di Gesù come “segno di contraddizione” (cf. Lc 2, 34)…
Come Gesù, chiamati a crescere “IN SAPIENZA, ETÀ E GRAZIA…”
Gesù è vero Dio e vero uomo che «Quando ebbero adempiuto ogni cosa secondo la legge del Signore, fecero ritorno in Galilea, alla loro città di Nàzaret. Il bambino cresceva e si fortificava, pieno di sapienza, e la grazia di Dio era su di lui» (Lc 2, 39-40). Ogni creatura umana si fortifica e cresce nel corpo e nell’anima…
Dopo il pellegrinaggio a Gerusalemme per la Pasqua (a 12 anni per gli ebrei si diventa adulti) Gesù rimane in città, mentre Maria e Giuseppe ripartono per Nazaret; accortosi della sua assenza tornano a cercarLo. Lo trovano (si fa trovare?), dopo 3 giorni, nel Tempio; nel dialogo con Maria, troviamo le prime parole di Gesù – un perché e una affermazione –, poi s’aggiunge: «Scese dunque con loro e venne a Nàzaret e stava loro sottomesso. Sua madre custodiva tutte queste cose nel suo cuore. E Gesù cresceva in sapienza, età e grazia davanti a Dio e agli uomini» (Lc 2, 51-52).
Cosa possiamo apprendere da tutto ciò?
- Zaccaria non accetta le proposte del Signore: impossibili alla ragione. E noi?
- Maria insegna il primato del servire Dio e chi è nel bisogno, andando da Elisabetta.
- Giuseppe lotta contro i dubbi, rinuncia al “proprio” bene – “uccide” i suoi desideri – per uno più grande, anche se con tante incognite: crede alle parole di Dio.
- Da Giuseppe e Maria che attendono la nascita di Gesù e cercano una degna dimora, impariamo che il “di-più di amore” trasforma la povertà e “muove” il Padre.
- Giuseppe difende Maria e salva Gesù (contro Erode): si interessa della loro sorte….
Rocchi don Emilio