Domenica 23 Ottobre 2016 si è festeggiato nella Santa Messa delle ore 11.00 i Cinquant’anni dal primo battesimo fatto da don Nazareno Orlandi insieme alla signora che lo ha ricevuto. E’ stata una celebrazione emozionante dove la comunità si è stretta insieme a lui festeggiandolo anche con un piccolo buffet in oratorio.
LETTERA APERTA A DON NAZZARENO ORLANDI.
Ricorrono oggi 67 anni da che il nostro Don Nazzareno è stato istituito sacerdote e 50 anni dal suo primo battesimo celebrato nella parrocchia di Santa Maria Apparente, dove giunse nell’ormai lontano 1966 da giovane sacerdote. E’ con grande piacere che ti scrivo questa lettera, anzi scriviamo questa lettera, perché penso di interpretare il sentimento non solo mio personale, ma di tutti i parrocchiani che hanno avuto modo di conoscerti in questi anni. In loro sono sicuro hai lasciato e lascerai un segno.
La mia generazione ha avuto la fortuna di crescere sotto la tua guida, potendo così apprezzare le tue doti umane, la semplicità nei modi e nel tuo stile di vita. Ricordiamo il tuo imbarazzo nell’accettare un offerta da parte dei familiari per la celebrazione di una Messa in suffragio di un congiunto.
Ricordo il tuo compenso di cento lire ciascuno a noi ragazzini che ti accompagnavamo nella benedizione delle case, frutto delle piccole offerte ricevute.
Sei stato tu ad inventare la prima sala cinema in parrocchia con il prezzo d’ingresso di 150 lire.
Ricordo anche le gite avventurose fatte con il tuo pullmino FIAT, che spesso si rompeva per strada nelle gite a Venezia, Parigi, Lourdes e altrove. Tu non ti perdevi d’animo, indossavi la tua tuta, ti sdraiavi sotto il mezzo e come per miracolo si ripartiva. La meccanica è stata sempre il tuo pallino, infatti ricordo l’odore della nafta che veniva dalle tue mani, all’atto di ricevere l’ostia della comunione. Ma noi sapevamo… e non ci meravigliavamo, anzi per noi era normale, perché sapevamo della passione che ti vedeva trascorrere ore ed ore a riparare ed inventare i marchingegni più strani, in quella tua piccola officina sul retro della chiesa.
Il tuo distacco dai soldi è stato ulteriormente confermato in occasione della ristrutturazione del nostro Santuario. Ricordo a tutti che in quell’occasione hai donato e contribuito economicamente con le tue sostanze a che l’opera fosse realizzata.
Insomma per noi sei e sarai sempre un prete speciale, un modello valoriale e comportamentale, mai una sgridata, mai un atteggiamento ostile, nonostante le nostre marachelle di adolescenti.
Ai nostri tempi non esisteva l’oratorio anche perché la parrocchia non disponeva di molti mezzi economici. L’oratorio sei stato tu, con le tue invenzioni ed il tuo esempio.
Posso dire senza esagerare, che ti sento vicino come un familiare, e con me tutti i tuoi parrocchiani, sia credenti che non.
Oggi c’è molto bisogno di persone e sacerdoti come te, che possano con il loro esempio, farci ritrovare le ragioni ed il piacere dello stare insieme, della condivisione e del sentirsi comunità, in questo sono sicuro che don Emilio sarà all’altezza, sempre con il tuo aiuto.
Un grande abbraccio da tutta la comunità
Maurizio Gennari Parrocchiano e presidente del comitato di quartiere.
(In parte pubblicata in il Resto del Carlino [Civitanova], Domenica 23 ottobre, pag. 15 a firma di Michele Mastrangelo)
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