giovedì, 2 Aprile 2020
Celebrare in famiglia Settimana Santa e Triduo Pasquale
Ecco lo schema, curato dall’Ufficio Liturgico Nazionale, per celebrare a casa la Domenica delle Palme, la sera del Giovedì Santo, il Venerdì di Passione, la Vigilia della Pasqua, la Domenica della grande festa.
“Non rinunciare a vivere la Pasqua, pregando e addirittura celebrando, non solo attraverso le diverse forme possibili di comunione spirituale alle celebrazioni che questo anno avverranno senza concorso di popolo”. È questa la proposta della Chiesa che invita a fare “della propria casa uno spazio di preghiera e di celebrazione”. Per accompagnare la Settimana Santa e il Triduo Pasquale, l’Ufficio Liturgico Nazionale offre uno schema di celebrazione.
“Le parole – si legge nell’introduzione – sono quelle della parola di Dio, in modo particolare i Vangeli e i Salmi, e della liturgia, ricca di un tesoro di preghiera da conoscere e meditare. I gesti ritrovano in casa i grandi segni della liturgia: un rametto di ulivo, o il virgulto di una pianta primaverile, per entrare nella Settimana Santa; il Crocifisso, staccato dal muro e tenuto vicino, davanti agli occhi, nel luogo dedicato alla preghiera; un cero che si accende e si riaccende, con particolare intensità nella notte della Veglia; le Scritture, riaperte perché ritrovino voce; l’icona della Vergine, Madre della Chiesa in preghiera; l’acqua che fa memoria del Battesimo; il pane quotidiano e il vino della festa, nella memoria e nella nostalgia dell’Eucaristia […] Il compito di adattare il ‘vestito’ della liturgia e della preghiera della Chiesa alla ‘taglia’ della singola famiglia è una sfida che ci ricorda come sia possibile trasformare una situazione di difficoltà e disagio in una occasione di crescita”.
“Le parole – si legge nell’introduzione – sono quelle della parola di Dio, in modo particolare i Vangeli e i Salmi, e della liturgia, ricca di un tesoro di preghiera da conoscere e meditare. I gesti ritrovano in casa i grandi segni della liturgia: un rametto di ulivo, o il virgulto di una pianta primaverile, per entrare nella Settimana Santa; il Crocifisso, staccato dal muro e tenuto vicino, davanti agli occhi, nel luogo dedicato alla preghiera; un cero che si accende e si riaccende, con particolare intensità nella notte della Veglia; le Scritture, riaperte perché ritrovino voce; l’icona della Vergine, Madre della Chiesa in preghiera; l’acqua che fa memoria del Battesimo; il pane quotidiano e il vino della festa, nella memoria e nella nostalgia dell’Eucaristia […] Il compito di adattare il ‘vestito’ della liturgia e della preghiera della Chiesa alla ‘taglia’ della singola famiglia è una sfida che ci ricorda come sia possibile trasformare una situazione di difficoltà e disagio in una occasione di crescita”.
Digitando il seguente link trovate lo schema:
Dalla diocesi invece è questo:
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