“Quando venne la pienezza del tempo, Dio mandò il suo Figlio, nato da donna” (Gal 4, 4).
Gesù è nato da donna nella pienezza del tempo, cioè un tempo maturo perché la salvezza entrasse nella storia. Da più di duemila anni, nel Natale celebriamo il Figlio di Dioche per la nostra salvezza si è fatto uomo, come professiamo nel Credo.
Anche ciò che stiamo vivendo, nella sua drammaticità è pienezza del tempo, salvezza all’opera nella vita degli uomini. Incarnati nell’oggi, scrutiamo la storia, amiamola, perseveriamo nella vocazione a cui siamo chiamati e riscopriremo la bellezza di essere cristiani, solidali con quanti patiscono le conseguenze della pandemia, pronti a offrire a tutti una parola di speranza perché, se Dio si è fatto come noi, non può lasciarci soli.
Nella fragilità del Bambino oggi più che mai vediamo la nostra debolezza; consegniamoci come figli insieme a Lui nelle braccia amorevoli della nostra Mamma celeste. Auguri!
+ Rocco Pennacchio
Arcivescovo Metropolita di Fermo