Il giorno 6 agosto 2022, festa della Trasfigurazione del Signore, a Loreto nel Santuario Pontificio della Santa Casa si è svolta l’Assemblea Regionale dei Rettori dei Santuari delle Marche.
Oltre all’Arcivescovo di Loreto Mons. Fabio Dal Cin, erano presenti: padre Domenico Maria Spadafina (parroco e rettore del santuario Vergine Maria Addolorata di Campocavallo, Osimo), don Alberto Castellani (rettore del Santuario Madonna del Cerro a Sassoferrato), padre Hermanos, delegato di padre Daniele Pierangioli (rettore del Santuario Madonna della Quercia a Morrovalle), don Emilio Rocchi (rettore del Santuario di Santa Maria Apparente a Civitanova Marche), Fra Alessandro Ferrari (rettore del Santuario della santa Casa di Loreto [AN], padre Adrian Timaru (rettore del santuario Santa Maria delle Grazie a Jesi) e mons. Giuseppe Bartera (rettore del santuario di Santa Maria Goretti a Corinaldo).
Dopo un saluto e una riflessione dell’Arcivescovo (Mons. Fabio Dal Cin), abbiamo celebrato l’Ora Media, ascoltato un significativo contributo di don Giuseppe Bartera – “Dopo due anni di pandemia, alcune prospettive di impegno” – e fatte le votazioni per eleggere il coordinatore regionale (I presenti hanno voluto indicare me, don Emilio Rocchi, presbitero della diocesi di Fermo e parroco di Santa Maria Apparente e rettore del Santuario di Santa Maria Apparente a Civitanova Marche). Si è dialogato inoltre su come valorizzare i santuari nella pastorale ordinaria in vista del Giubileo del 2025, esprimendo sintonia e condivisione con le indicazioni di Mons. Dal Cin, riportate in modo sintetico.
Bisogna fare di più affinché si valorizzino i santuari come luoghi di evangelizzazione, così come papa Francesco ha scritto nella Lettera in forma di “Motu proprio” Sanctuarium in Ecclesia (11 febbraio 2017), resa pubblica il 1° aprile, con la quale si trasferiscono le competenze sui Santuari al Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione. Siccome i santuari sono “cliniche dello Spirito” bisognerebbe impegnarsi affinché vi si superino eccessivi devozionalismi e quel “senso del sacro” poco orientato al Vangelo e alle indicazioni del Papa e del magistero. Si tratta di riscoprire l’accoglienza come tema decisivo, la cura delle celebrazioni, lo spazio adeguato alla Parola di Dio, alla Liturgia delle Ore o alla catechesi. Sono luoghi dove vive quel “cattolicesimo popolare” che non solo custodisce il senso della fede ma anche diffonde anticorpi che potrebbero aiutare la proposta formativa delle diocesi e delle parrocchie.
Custodire il carisma di ogni santuario è indispensabile, ma si tratta anche di migliorare nel nostro coordinamento, eventualmente accordandosi maggiormente almeno a livello di metropolia. Fare insieme può aiutare a individuare le persone più competenti per svolgere un servizio in una terra di missione com’è la nostra e più idonee a vivere quella conversione pastorale in senso missionario di cui parla la Evangelii gaudium di Francesco.
Don Giuseppe ha ribadito l’importanza di superare la nostra grande difficoltà a incontrarci e a coordinare maggiormente ciò che ogni santuario vive e propone, pur essendo urgente. Ha ribadito quindi questa necessità come una sfida da accogliere e superare.
In merito alle prime linee condivise, si è deciso:
- di proseguire nella raccolta dei dati dei santuari e dei rettori della regione predisponendo una scheda che potesse offrire un quadro più preciso della situazione e ordinandoli secondo le tre metropolie della regione,
- individuare una persona disposta a coordinare la metropolia di Pesaro, così da completare il quadro regionale. Infatti, don Giuseppe coordinerà quella di Ancona e io quella di Fermo;
- per quanto possibile si vorrà sollecitare a iscriversi al Collegamento nazionale dei santuari e partecipare al convegno che si terrà a Villa Cagnola (Varese) dal 14 al 18 novembre. Ho fatto vedere gli Atti del 55° convegno nazionale dei rettori e operatori dei santuari italiani “Sinodalità e santuari. Comunione, partecipazione e missione”, come anche l’intervista del direttore dell’Ufficio nazionale per la pastorale del tempo libero, turismo e sport che rispondendo alla prima domanda parla dei santuari come primo luogo del benessere (cf. “L’Amico del Clero”, n. 7-8 [luglio-agosto 2022], anno 104, pp. 462-464);
- in vista di individuare qualcosa di comune su cui impegnarci (obiettivo di un convegno regionale possibilmente entro il 2024), raccogliere quanto si fa nei santuari così da farlo circolare per la reciproca utilità.
Durante la riunione dei rettori dei santuari delle Marche, svoltasi a Loreto, sabato 6 agosto 2022, presenti oltre all’Arcivescovo di Loreto, S.E. Mons. Fabio Dal Cin, 7 rettori, si sono svolte le elezioni del coordinatore regionale. Ha avuto la quasi unanimità don Emilio Rocchi (rettore del Santuario di Santa Maria Apparente a Civitanova Marche).
Civitanova Marche, Sabato 6 agosto 2022 Don Emilio Rocchi, delegato.