Appello “Seguire la via della pace” (25 ottobre 2022)

Appello a Seguire la via della pace di alcuni dicasteri vaticani reso pubblico martedì 25 ottobre (in allegato). Dopo la preghiera dell’Angelus di domenica scorsa, aveva anticipato: “Dopodomani, martedì 25 ottobre, mi recherò al Colosseo a pregare per la pace in Ucraina e nel mondo, insieme ai rappresentanti delle Chiese e Comunità cristiane e delle Religioni mondiali, riuniti a Roma per l’incontro “Il grido della pace”. Vi invito ad unirvi spiritualmente a questa grande invocazione a Dio: la preghiera è la forza della pace. Preghiamo, continuiamo a pregare per l’Ucraina così martoriata”.

Appello congiunto del Comité International Olympique, del Dicastero per la Cultura e l’Educazione, del Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita e del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale.

 

Traduzione “di lavoro” in lingua italiana

SEGUIRE LA VIA DELLA PACE

Il nostro mondo si trova ancora una volta ad affrontare conflitti, disordini e gravi sfide. I flagelli della guerra, del cambiamento climatico e delle difficoltà economiche hanno portato dolore e sofferenza indicibili a milioni di persone in tutto il mondo. Come conseguenza di una guerra mondiale combattuta in modo frammentato, più di 100 milioni di persone sono state costrette a fuggire dalle loro case, le famiglie sono state separate e innumerevoli madri, padri, figli e figlie vivono nella paura, senza poter praticare la propria fede, perseguire i propri sogni di una vita migliore o, addirittura, semplicemente praticare lo sport.

Questa tragedia umana arriva mentre il mondo si sta ancora riprendendo da una pandemia globale che ci ha ricordato quanto tutti gli esseri umani possano essere vulnerabili. Alla luce di questa importante esperienza di umiltà, ribadiamo la nostra determinazione a costruire sul potente senso di solidarietà reciproca emerso dalla crisi sanitaria. Siamo convinti che solo con questo spirito di solidarietà nei nostri cuori possiamo affrontare efficacemente le numerose sfide che oggi minacciano l’umanità e il nostro pianeta.

In questo spirito di solidarietà, esortiamo i leader mondiali a cercare soluzioni giuste e pacifiche a tutte le controversie e i conflitti. Li invitiamo a promuovere il dialogo, la comprensione e la fratellanza tra i popoli e a sostenere la dignità di ogni uomo, donna e bambino, specialmente dei poveri, degli emarginati e di coloro che soffrono a causa della violenza della guerra e dei conflitti armati.

Dio vuole la pace e l’unità della nostra famiglia umana. I Giochi Olimpici e Paralimpici sono un grande simbolo di questa unità, perché riuniscono individui e popoli in una sana competizione e incoraggiano il nostro mondo a vedere nella competizione atletica un’autentica via per la pace, fondata sulla disciplina personale e sull’impegno nel lavoro di squadra, alla ricerca dell’eccellenza.

Uniti in questa convinzione, facciamo appello ai leader mondiali affinché seguano questa strada, per il bene di ogni nazione e di ogni popolo.

Thomas Bach
Presidente del CIO (Comitato Olimpico Internazionale)

Card. José Tolentino de Mendonça
Prefetto del Dicastero per la Cultura e l’Educazione

Card. Kevin J. Farrell
Prefetto del Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita

Card. Michael Czerny
Prefetto del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale

 

 

Testo originale in lingua inglese

FOLLOW THE PATH OF PEACE

Our world is once again confronting conflicts, turmoil and grave challenges. The scourges of war, climate change and economic hardship have brought unspeakable pain and suffering to millions of people across the globe. As a consequence of a world war being fought piecemeal, over 100 million people have had to flee their homes, families have been separated, and countless mothers, fathers, sons and daughters are living in fear, unable to practice their faith, pursue their dreams for a better life, or even simply to play sport.

This human tragedy comes as the world is still reeling from a global pandemic that reminded us how vulnerable all human beings can be. In light of that important experience of humility, we reaffirm our determination to build on the powerful sense of solidarity with one another that emerged from the health crisis. We are convinced that it is only with such a spirit of solidarity in our hearts that we can effectively face the many challenges threatening humanity and our planet today.

In this spirit of solidarity, we urge world leaders to seek just and peaceful solutions to all disputes and conflicts. We call on them to foster dialogue, understanding and fraternity among peoples, and to uphold the dignity of every man, woman and child, especially the poor, the vulnerable, the marginalized and those suffering from the violence of war and armed conflict.

God wills the peace and unity of our human family. The Olympic and Paralympic Games are a great symbol of such unity, for they bring individuals and peoples together in healthy competition and encourage our world to see in athletic competition a genuine path to peace, founded on personal discipline and commitment to teamwork in the pursuit of excellence.

United in this conviction, we appeal to world leaders to follow this path, for the benefit of every nation and people.

Thomas Bach
IOC President

Cardinal José Tolentino de Mendonça
Prefect of the Dicastery for Culture and Education

Cardinal Kevin J. Farrell
Prefect of the Dicastery for the Laity, the Family and Life

Cardinal Michael Czerny
Prefect of the Dicastery for Promoting Integral Human Development